Apple vs Adobe, le origini di questa guerra..

Uno degli argomenti che tiene più banco su Internet in questi tempi, è la continua “guerra” tra Apple e Adobe, con Apple che non vuole Flash sui propri melafonini e che vanifica alcuni tool di sviluppo di Adobe (vedasi Flash CS5).

Ho trovato a riguardo un ottimo articolo, che ho ripreso e tradotto, aggiungendo alcuni dettagli. Trovate, comunque, l’articolo originale, a questo indirizzo.

Nel 1996, quando Apple era sull’orlo del tracollo finanziario, Adobe fece una decisione di business cruciale, e che ora le sta costando cara, in una sorta di effetto boomerang. Dichiararono, infatti, che la piattaforma principale su cui avrebbero puntato i loro sforzi sarebbe stata Windows. Successivamente, ogni nuova applicazione ed ogni nuovo aggiornamento importante fu rilasciato prima per Windows, e solo mesi dopo (in alcuni casi, invece, non arrivò mai) per Mac OS.

Quando Steve Jobs tornò in Apple e ricominciò un nuovo ciclo con Mac OS X, Apple richiese molte volte ad Adobe di creare una versione nativa dei loro programmi, in modo che funzionassero alla perfezione sul nuovo sistema operativo. Adobe non fece mai nulla di tutto ciò, ferma nella sua convinzione che OS X non avrebbe mai potuto ostacolare l’ascesa di Windows, o quanto meno guadagnare fette importanti di mercato. Adobe pensava di avere il coltello dalla parte del manico, e mostrò più volte in pubblico la sua arroganza.

ZDNet, 2001:

I professionisti della creatività “saranno in grado di modificare i loro video in Premiere, modificare le loro immagini in Photoshop ed creare DVD in modo molto creativo”, ha detto Chizen. “Ma non potranno essere in grado di farlo su un Mac con un prodotto Adobe. Creare un DVD su Mac “qualcosa che stiamo ancora valutando”, ha detto Chizen.

Un estratto del 2002:

Adobe Acrobat 4.x e 5.0 attualmente non offrono il supporto nativo per il nuovo sistema operativo Mac OS X di Apple. Adobe After Effects 5.0 attualmente non offre supporto nativo per Mac OS X. After Effects 5.0 è supportato in modalità classica di OS X.

Adobe FrameMaker 6.0, FrameMaker + SGML 6.0 e FrameViewer 6.0 attualmente non offrono il supporto nativo per Mac OS X di Apple.

Adobe GoLive attualmente non offre supporto nativo per Mac OS X di Apple.

Adobe Premiere attualmente non offre supporto nativo per Mac OS X di Apple. Premiere 6.0, inoltre, non opera in modalità classica di OS X.

Adobe al momento non offre il supporto nativo di Adobe Photoshop Elements per il sistema operativo Mac OS X di Apple.

Adobe Photoshop attualmente non offre supporto nativo per Mac OS X di Apple.

Adobe LiveMotion attualmente non offre supporto nativo per Mac OS X di Apple.

CNet, 2004

Adobe termina il supporto per diversi prodotti Mac, ultimo dei quali il suo FrameMaker, software per l’editoria, e soprattutto la sua applicazione di editing video Premiere, la cui scomparsa come applicazione Mac è da attribuire alla forte concorrenza da parte Final Cut di Apple.

Diversi nuovi prodotti di Adobe sono stati introdotti solo nelle versioni Windows. Nel caso di Atmosphere, una nuova applicazione di animazione 3D, la decisione di non creare una versione per Mac è da attribuire ad una cerchia troppo ristretta di possibili acquirenti. Nel caso di Photoshop Album, una versione light per gestire le proprie foto, un’applicazione analoga era già integrata in Mac OS X. Con il suo pacchetto di authoring Encore DVD, Adobe ha nuvamente la concorrenza di un’applicazione video di Apple.

Lo scorso anno Adobe ha destato scalpore tra gli utenti Mac nel pubblicare i risultati di alcuni testm che hanno mostrato alcune applicazioni di Adobe in funzione, eseguite più velocemente su Windows rispetto a Mac OS X.

Solo nel 2005 arrivò la versione nativa di Photoshop per Mac OS X.
Di fatto, era sicura della sua decisione di dimenticare lo sviluppo per Mac OS X, tanto da rilasciare Premiere solamente per Windows. Fu così che Apple comprò una parte di Macromedia, la riorganizzò e mise sul mercato Final Cut, tagliando così un grosso business di Adobe.

John Nack, 2006:

John Nack ha risposto ad una delle domande che interessa maggiormente gli utenti di Mac OS X: quando vedremo una versione nativa per Intel dei nuovi Mac che Apple ha rilasciato quest’anno? Purtroppo la risposta non è stata ideale.

La risposta di John Nack è, fondamentalmente, che non hanno alcuna intenzione di aggiornare l’attuale CS2 o la suite Studio 8, per renderle native su Intel, il che significa che chiunque acquisti un nuovo Mac Intel quest’anno non potrà fare a meno di Rosetta, un emulatore per applicazioni “obsolete”.

4 anni dopo le parole di Nack, è Apple ad aver ribaltato le carte in tavola. Ora è lei ad occupare la posizione dominante nel segmento della grafica digitale, ma anche nel settore web e mobile. Adesso è Adobe ad avere dei problemi, e a dover rivedere le loro priorità di sviluppo.

Adobe aveva la possibilità di dimostrare il proprio ad Apple, ma ha fallito miseramente. Hanno ignorato la versione per Mac OS X di Flash, e hanno ignorato persino Photoshop, lo testimoniano l’ascesa di alcune ottime alternative come Pixelmator.

Purtroppo per Adobe, Apple non ha dimenticato queste cose. Ora sta cercando di correre ai ripari, migliorando le prestazioni di Flash (che sono davvero terribili su Mac OS X), riscrivendo completamente Photoshop (con la CS 5 imminente) e cercando di sbarcare su iPhone OS (con il nuovo Flash CS5).

Aver girato le spalle ad Apple nel momento di maggior bisogno, rinnegando chi ti aveva permesso di essere “Adobe”, potrebbe però essere stato uno sgarro che potrebbe costare ad Adobe alcune fette importanti di mercato..

Ingegnere informatico e sviluppatore freelance, mi occupo da anni di sviluppo per iOS (ma non solo). Dal 2008 scrivo su questo piccolo blog (con qualche lunga pausa), in cui parlo di programmazione e di qualsiasi altra cosa che mi diverta.

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