Il mio setup 2023 – macOS e app

Recentemente ho dato una bella ripulita al mio Mac, che iniziava ad essere pieno di applicazioni e tool che non utilizzavo. Ho scelto l’opzione più drastica: inizializzazione completa e reinstallazione di tutto quello che mi serviva.

Non è stata un’operazione particolarmente lunga, in una giornata di lavoro sono tornato ad avere tutto configurato. Avendo la maggior parte dei miei dati in cloud, questo tipo di operazioni si è semplificato di molto.

In questo articolo ho raccolto sia le configurazioni che ho fatto a macOS, sia le app che ho installato e che utilizzo (quasi) giornalmente. Dedicherò un altro articolo, invece, alla configurazione del terminale.

macOS

Ci sono un serie di impostazioni che sono abituato ad avere in macOS e, nel caso di ripristino o di nuovo Mac, vado subito ad impostare. Eccovene alcune, suddivise in base alle nuove categorie introdotte in Ventura

Effetto genio

Scrivania e Dock > Contrai le finestre utilizzando: Effetto genio

Abilita l’effetto ingrandimento quando si passa con il cursore sopra le icone nel dock.

Tap sul trackpad

Trackpad > Tocca per fare click: Attivo

Il singolo tap sul trackpad del MacBook, viene considerato come il click del mouse. Personalmente lo preferisco rispetto al “clic” standard che deve essere eseguito sul trackpad.

Non riorganizzare gli spazi

Scrivania e Dock > Mission Control > Riorganizza automaticamente gli spazi sulla base dell'utilizzo più recente: Disattivo

Di default, macOS riorganizza gli spazi in base all’ultimo utilizzo. Questa cosa mi manda in confusione, preferisco che siano fissi in modo da poter organizzarli in base alle app e al mio flusso di lavoro.

Touch Bar

Tastiera > Impostazioni Touch Bar... > Touch Bar mostra: Control Strip espansa

Non sono l’unico a pensare che la Touch Bar sia inutile. Non utilizzo mai le azioni che mi propone, quindi ho attivato questa opzione per fare in modo che mostri sempre i controlli che utilizzo di più, come la gestione della luminosità e del volume.

Dock

Scrivania e Dock > Mostra le applicazioni recenti nel Dock: Disattivo

Sul dock non mi interessa avere le applicazioni recenti che ho aperto: se le utilizzo spesso, hanno già un posto sul dock, altrimenti le richiamo quando mi servono. Less is more.

Sempre sul dock, ho da sempre avuto l’abitudine di avere queste tre folder: Applicazioni, Documenti e Download. Tutte, inoltre, sono configurate per essere mostrate come cartelle e la visualizzazione è Griglia.


Apps

Vi propongo di seguito l’elenco delle app che ho attualmente installato sul mio Mac. Ho escluso quelle presenti di default nel sistema operativo e alcune di cui probabilmente non vi interessa nulla (vero orribile client di NowTV?)

Utility

AirBuddy: utility per gestire al meglio le AirPods connesse al Mac. Tra le varie cose, permette di avere un popup come quello che appare su iOS quando si apre il case delle AirPods in prossimità del Mac.

Alfred: sostituto di Spotlight, con i superpower. Ho diversi Workflow che utilizzo giornalmente e mi semplificano alcune attività.

Bartender 4: permette di gestire al meglio la menu bar, decidendo, tra le altre cose, quali elementi visualizzare e quali nascondere.

CleanMyMac X: app per fare pulizia nel Mac, cancellando file non più necessari o per scovare cartelle “pesanti” che ci eravamo dimenticati.

CloudMounter: permette di montare gli account di cloud storage, per poterli usare come se fossero dischi collegati al Mac.

Magnet: permette di gestire il posizionamento delle finestre. Funzione su cui macOS è indietro anni luce rispetto a Windows.

Shortery: permette di definire dei trigger per i Comandi Rapidi. Ad esempio, è possibile eseguire in automatico degli shortcuts quando si connette una periferica o ad un determinato orario.

Shottr: tool per effettuare screenshot ed editarli. L’editor integrato offre alcune funzionalità fantastiche: la possibilità di “blurrare” del testo e un righello per misurare la distanza tra elementi. Provatela.

The Unarchiver: permette di estrarre qualsiasi archivio, esempio rar, zip o sit.

Logi Options+: utility necessaria se utilizzate dispositivi Logitech. Permette di modificarne le impostazioni e adattarli alle vostre esigenze.

Produttività

1Password: password manager, il migliore.

Arc: browser moderno e alternativo, che fornisce alcune funzionalità davvero interessanti (es. split di due tab). Se volete un invito, scrivetemi nei commenti.

BusyCal: app per la gestione dei calendari. Sono fuggito da Fantastical perchè non ho voglia di pagare un abbonamento anche per l’app del calendario. BusyCal è davvero ottima e si trova spesso in sconto.

Cyberduck: client per connettersi in FTP a cartelle e server remoti (e non solo).

Mimestream: client per Gmail, nativo e leggero. È ancora in fase beta ma funziona molto bene.

Notion: app dell’omonimo servizio. Se ancora non la usate, recuperate subito.

Obsidian: chiamarlo text editor è limitativo, ma in sostanza è quello che fa. Non ne sono un grande estimatore, lo utilizzo solo per scriverci le bozze dei post giusto per provarlo. Al momento preferisco Notion come idea.

Pixelmator Pro: editor di immagini, più semplice e più economico di Photoshop, ma sempre al top come funzionalità e novità.

Slack: client per la migliore piattaforma di messaggistica per team

Sublime Text: popolare editor di testo e codice. Lo utilizzo molto per appuntarmi o copiare del testo al volo, trovo fantastico poter chiudere la finestra, riaprirla e trovarmi ancora li quello che avevo digitato.

iTerm: sostituto per il classico terminale, offre una serie infinita di impostazioni e possibilità di personalizzazione.

Developer

Android Studio: ambiente di sviluppo per Android (e non solo).

Docker Desktop: app per il celebre gestore di container e immagini Docker.

Fork: client Git nativo per macOS. Davvero ben fatto, pulito e comodissima la possibilità poter aprire più tab. Costa circa 50$, potete prima valutarlo con la versione di prova che non ha scadenza.

Kaleidoscope: app storica per effettuare la comparazione tra files. Fondamentale se bisogna effettuare il merge di file che non sono sotto versionamento.

Postman: originariamente client per effettuare chiamate ad API. Io lo uso principalmente per questo, ma oggi ha davvero un’infinità di altre funzioni.

Sublime Merge: è un client Git, ma io lo utilizzo solamente per la risoluzione dei conflitti durante un merge/rebase. È secondo me il migliore in circolazione.

Visual Studio Code: forse il più famoso editor di codice degli ultimi anni. Lo utilizzo quando ho file singoli o per progetti Python/web.

Visual Studio: forse il peggior editor di codice per macOS. Necessario per sviluppare in C# su macOS.

Xcode: l’unico IDE possibile per scrivere app per il mondo Apple.


Bonus: i wallpapers

Come sfondi del desktop ho trovato questa fantastica collezione chiamata Aquex: riprendono lo stile dello sfondo di default di Mac OS X 10.0 (che ho recentemente provato), con colori però che riprendono le successive versioni di macOS.

Che dire, sono semplicemente stupendi, li potete acquistare direttamente sul sito per soli 3 $.


Conclusioni

Sono soddisfatto del mio setup attuale, ormai alcune app le utilizzo da diversi anni e non riuscirei più a farne a meno. Ci sono alcune alternative che sto valutando, ma che non mi hanno ancora convinto per uno switch:

  • Raycast: alternativa di Alfred, sembra essere molto potente, ma no ho ancora trovato il giusto feeling
  • Cron: alternativa a BusyCal, è molto ben fatta ma al momento supporta solo gli account Google, mentre il mio calendario personale è su iCloud, per ora è una limitazione bloccante

Per i più smanettoni, prossimamente pubblicherò un articolo con tutte le configurazioni che ho fatto ad iTerm, il tema e i plugin che utilizzo per configurare zsh.

Ingegnere informatico e sviluppatore freelance, mi occupo da anni di sviluppo per iOS (ma non solo). Dal 2008 scrivo su questo piccolo blog (con qualche lunga pausa), in cui parlo di programmazione e di qualsiasi altra cosa che mi diverta.

Leave a reply:

Your email address will not be published.

Site Footer